“Molte, infinite verità hanno a che fare con il silenzio. Tra tutte la musica è quella che lo ha organizzato meglio”
(Mario Brunello, compositore e musicista)
Siamo nel silenzio della notte quando il ciclo del sonno si sta avviando verso quella fase definita REM: il corpo è immobile e rilassato la mente si attiva, il sipario dove si svolgono i nostri sogni si è aperto. Incomprensibili o solo apparentemente chiari, talora belli, talora brutti, a volte addirittura incubi, i sogni ci stanno dicendo qualcosa di noi. Quando la memoria li conserva è possibile intercettare uno o più messaggi nascosti.
Le immagini, più frequenti delle parole, sono talora confuse, talora nette e precise, pronte ad offrirci spunti e metafore per conoscerci.
“Niente è più vostro dei vostri sogni! Niente è più opera vostra! Contenuto, forma, durata, attore, spettatore. In questa commedia siete sempre e solo voi stessi!”
(Friedrich Nietzsche, Aurora)