Simonetta Betti

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Ipnosi Regressiva alle Vite Precedenti : briciole di riflessioni

Il benessere personale non è di facile conquista e contiene fattori oggettivi come un lavoro che soddisfi, una situazione economica dignitosa, un corpo in salute ecc. A molte persone questi requisiti non mancano, però non riescono a trovare un loro equilibrio, un‘alignment’ che le aiuti a stare bene con se stesse e con gli altri, ad avere fiducia nelle proprie capacità e a sentire la propria forza interiore.

Perché?

Riporto le parole di Brian Weiss “…gli stati di dis-equilibrio e di dis-agio si creano quando i tre livelli fisico, spirituale ed emozionale non sono allineati ed in armonia l’uno con l’altro. La Terapia alle Vite Precedenti mette in grado il cliente di esplorare in altri mondi e in altri tempi la trama del suo essere nel “qui ed ora” e di andare alla ricerca della matrice emozionale ed attitudinale che influenza in modo inconsapevole il suo sistema motivazionale”.

 

Nel mio lavoro di psicoterapeuta molti delle persone che ho conosciuto avevano chiuso nel cassetto della loro mente e del loro cuore un progetto, un sogno, un desiderio ma c’era qualcosa che ne impediva il piacere della realizzazione. Al suo posto si era annidato uno stato di costante frustrazione, sottile ed invasivo, talora accompagnato da ansia, depressione, sintomi somatici.

Neppure un buon lavoro psicoanalitico, fatto con tutti gli ingredienti necessari, dall’analisi dei conflitti, ai sensi di colpa, alle relazioni genitoriali riusciva a sbloccare questo stato emotivo e cognitivo.

 Le energie rimanevano coartate e la persona non trovava nel suo stesso sogno, desiderio o progetto la forza per realizzarlo.  Un giorno la memoria mi riportò al racconto di Alberto Ruz Buenfil  “La leyenda del Quarto Mago”,in cui l’autore descrive come la realizzazione di un sogno avvenga  affrontando le difficoltà che si incontrano nel trasformare “un’ idea originaria” in un oggetto “finito” materiale, senza

mai perdere l’entusiasmo e lo spirito che avevano animato questa idea e che erano quindi la forza del sogno stesso.

 Dove era finita nei miei clienti l’energia dell’idea originaria? Si disperdeva quando entrava in contatto con il livello fisico o con quello spirituale o con quello emozionale?”

 Cambiai strada per lavorare con l’Ipnosi Regressiva alle Vite Precedenti, praticata secondo il metodo che avevo appreso da Weiss.  I miei clienti scivolarono lentamente in un’altra dimensione del tempo e dello spazio ed in questa dimensione che il lavoro psicologico si è svolto per sciogliere i nodi delle loro attuali difficoltà. 

E ‘stato un cammino a ritroso in un continuum temporale dove non esistono solo relazioni di causa-effetto ma dimensioni diverse del nostro esserci. Solo grazie a questo percorso è stato possibile mobilizzare le energie bloccate ed attivare le risorse necessarie ad un percorso di cambiamento. Un percorso volto a nuove progettualità e compatibile con la propria storia di oggi e di allora