“Ci sono due processi che gli esseri umani non sono in grado di bloccare fin che sono vivi: respirare e pensare”
Il pensiero si riferisce ad una serie di attività mentali diverse che includono desideri, speranze, progetti, giudizi, ricordi ecc.
Si presentano in tanti modi diversi: singole parole, immagini, sensazioni, dialoghi interni . Influiscono sullo stato dell’umore e sul benessere del nostro corpo, influenzano i comportamenti, le scelte, i risultati.
Nel mondo di oggi “Volatile’, Incerto’, Complesso e Ambiguo” (V.U.C.A.) la chiarezza di pensiero è minacciata da stimoli esterni troppo veloci, talora incomprensibili e poco definiti. A questo si aggiungono gli stimoli che arrivano da dentro di noi, dalla nostra storia, dalle frustrazioni, dalle paure e dai conflitti.
E’ difficile arrestare il chiacchiericcio della mente sia durante il giorno che durante la notte. La diffusa vendita di ansiolitici ed ipnoinducenti parla chiaro: per poter dormire bisogna chiedere aiuto alla chimica affinché spenga per qualche ora la lampadina di un cervello costantemente attivo.
Cosa fare di altro?
Nella mia pratica clinica, spesso in collaborazione con il neurologo, utilizzo la Mindfulness perché questa tecnica propone esercizi che aiutano a prendere le distanze da pensieri inefficaci o molto disturbanti, così da poterli osservare, identificare, non assecondare e non venirne catturati.
Una costante pratica Mindfulness di 15 minuti al giorno aiuta anche a rilassare mente e corpo prima di mettersi sotto le lenzuola.