Simonetta Betti

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Perché l’ansia scombussola lo stomaco e l’intestino

Un calciatore professionale sta per scendere in campo, da molti mesi è disturbato da dolori allo stomaco che iniziano al mattino del giorno in cui c’è la partita. Una studentessa universitaria, brava e studiosa, inizia a vomitare due giorni prima dell’esame. Un manager ha scariche di diarrea prima di fare una presentazione in pubblico.

Mi riferisco a tre pazienti che ho conosciuto e trattato nell’Unità di Gastroenterologia del Policlinico San Donato.

Esami clinici più volte ripetuti non evidenziarono un problema organico in nessuno di loro, e quindi la diagnosi fu: “disturbi funzionali”. 

Per queste tre persone, come per tante altre, la prestazione provoca stress: il cervello nel momento in cui percepisce questo stress invia una serie di impulsi che attivano il Sistema Nervoso Autonomo Simpatico e Parasimpatico, il principale responsabile della regolazione e del controllo di funzioni vitali, involontarie ed automatiche, del nostro organismo. Fra queste la respirazione, la digestione, la circolazione sanguigna. Quando lo stress è ripetuto possono verificarsi alterazioni del Sistema Nervoso Autonomo con conseguenze sul buon funzionamento dello stomaco e dell’intestino. Ma non basta, anche la memoria e l’attenzione sono sollecitate dalle conseguenze dello stress sul benessere , memorizzano i sintomi disturbanti e si pongono in  uno stato di allerta chiamato ‘ipervigilanza’ che induce un circolo vizioso: ogni una nuova prestazione anticipa il disturbo che così diventa cronico. Qui sta l’origine del colon irritabile, del vomito ripetuto, del dolore gastrico, dell’acidità di stomaco.

 I farmaci spesso non sono sufficienti a risolvere del tutto il problema. 

 

Lo psicologo può essere di aiuto solo se possiede questi tre requisiti:

  • una buona conoscenza di questi disturbi per averli trattati
  • è in grado di collaborare con il medico specialista sulla strategia di intervento psicologico 
  • spiega al paziente in cosa consiste l’intervento psicologico, fa un programma terapeutico, verifica la motivazione all’impegno quotidiano che consiste nel fare una pratica guidata di circa 15 minuti.
 

 Il lavoro psicologico, che si svolge in 6/8 incontri di un’ora ciascuno occupa tre ambiti : la respirazione diaframmatica guidata  e la consapevolezza del rilassamento e della contrazione di testa, tronco, arti ( protocollo Mindfulness Based Stress Reduction );la riduzione dei processi di attenzione e memoria attivati nei confronti dell’aspettativa dei sintomi  (apprendimento di strategie di coping efficaci); l’attivazione di risorse inconsce per il controllo, tramite visualizzazioni, del processi che avvengono nell’apparato digerente (protocollo di Ipnosi Clinica per i processi Gastroenterici).