Simonetta Betti

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Sessualità e ansia da prestazione

Jon Kabat-Zinn, il fondatore della Mindfulness ha definito la piena coscienza come “ uno stato di coscienza che risulta dal fatto di portare la propria attenzione intenzionalmente sull’esperienza che si svolge in quel momento senza giudicarla”. L’atteggiamento “non giudicante” consente di raccogliere tutti gli aspetti dell’esperienza presente, siano essi piacevoli o spiacevoli, senza filtri, senza attese e di esplorarli con una curiosità benevolente”.

Un deficit erettile crea nell’uomo un potente stato di ansia, in particolare di ansia da prestazione, più l’ansia cresce, meno la prestazione è adeguata. Come far uscire la persona da questo stato in cui corpo e mente sono confusi?  Utilizzando lo stato di trance si possono indurre diverse suggestioni che richiedono la partecipazione immaginativa della persona. Per abbassare l’ansia trovo molto utile la suggestione della manopola immaginaria che segue la costruzione di una scena/ambiente appropriati…” puoi girare questa manopola per diminuire l’intensità di quello che senti e che ti mette a disagio”. In questo spazio la persona entra in una relazione con se stessa, accompagnata dalla mia guida, fino a quando viene trovato il punto in cui l’ansia ed il giudizio ad essa connesso diventano sostenibili e meno minacciosi. Per esplorare il sintomo preferisco invece l’utilizzo di “metafore ideo dinamiche” ovvero la trasformazione del sintomo in immagini “…potrebbe essere un oggetto…o un animale… o un paesaggio. o più cose alla volta… o un’altra cosa ancora”. Il paziente è libero di parlare, di fare gesti o anche di stare in silenzio mentre il mio inconscio lo ascolta e lo segue in questa ricerca/descrizione che vede coinvolto il mondo della trasformazione immaginaria e l’apertura alle risorse necessarie al cambiamento.

L’ipnosi di nuova generazione non dà “ordini” durante la fase di suggestione bensì, attraverso il costante utilizzo dei 5 sensi accompagna il paziente verso la miglior risposta possibile al suo problema.

 

A seconda di ciò che l’inconscio del paziente mi ha proposto in questa fase centrale della seduta, mi piace  accompagnare l’uscita della persona dalla trance narrando un breve racconto, o leggendo qualche verso di  una poesia, o anche costruendo una metafora appropriata . 

Tornando alla tua domanda credo che l’ipnosi sia veramente un ottimo strumento per aiutare i problemi della sessualità, sia maschile che femminile. Io ho una formazione in Psicoterapia della Coppia, da quando ho introdotto nel mio lavoro l’ipnosi ho visto accelerare i tempi di soluzione  di queste problematiche.